Dichiarazione del Sindaco sul dissesto finanziario

05.03.2015- La dichiarazione di dissesto finanziario, assunta dal Consiglio
comunale, è un atto di assoluta gravità, di cui percepiamo tutte le
implicazioni.

Era comunque una scelta obbligata, perché la situazione
finanziaria dell'Ente è oramai incontrovertibile. 

La relazione dei Revisori dei conti parla chiaro, e denuncia una
disinvolta gestione delle risorse pubbliche, lungo il primo
decennio degli anni 2000, in cui gli accertamenti aumentati a
dismisura, ed ai quali non corrispondevano effettive
entrate,determinavano residui attivi inesigibili, e gli avanzi di
amministrazione fittizi alimentavano la spesa corrente, in costante
aumento, da un anno all'altro.
Un periodo in cui i trasferimenti statali e regionali erano assai
consistenti, nel quale, eppure, si sono sperperate ingenti risorse e
si sono accumulati milioni e milioni di debiti.
Nel maggio del 2012 ci siamo candidati a governare questa Città, che
era già sull'orlo della bancarotta, con una procedura avviata da
parte della Magistratura contabile.
Abbiamo tentato un salvataggio, in extremis, aderendo alla legge
"salvacomuni",ed abbiamo ottenuto l'approvazione del
piano dalla Corte dei Conti.
Ma la legittima pretesa dei creditori a riscuotere subito quanto
spettante ha fatto saltare il banco. 

Adesso si aprono due distinte e parallele fasi: una è legata
all'accertamento delle responsabilità da parte della Corte, al
quale, anche noi ci sottoponiamo, chiedendo, sin d'ora, che chi
ha sbagliato paghi e rifonda i cittadini. L'altra è il
risanamento, che sempre consegue al disseto. Perché comunque sia la
Città ne uscirà certamente risanata e potrà guardare al futuro con più
ottimismo.
In fondo, ciò che conta è la verità. Ed il dissesto è una strada
dolorosa ma che conduce all'accertamento della verità.

Il sindaco 
Rosario Lapunzina

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